"Un essere inanimato che circonda e asseconda i movimenti perfetti di una leggenda della danza, la pesantezza di un macchinario quasi industriale versus la leggerezza di una farfalla: questo momento, che ha come sottofondo il capolavoro La Cura di Battiato, è stato fortemente voluto dal danzatore piemontese, che desiderava «sondare in profondità il rapporto, sempre più stretto, tra uomo e macchina. Spesso mi chiedo se un giorno sostituiranno gli esseri umani, e non so ancora darmi una risposta», spiega."